“Se i cittadini hanno potuto essere costantemente informati sullo stato della pandemia e rendersi conto dell’emergenza e della pericolosità della situazione, questo si deve all’informazione”. Lo scrive l’amministratore apostolico di Ales-Terralba, mons. Roberto Carboni, nel suo messaggio ai giornalisti che verrà pubblicato dal giornale diocesano “Il Nuovo Cammino”, domenica prossima. Il presule intende “esprimere gratitudine per il prezioso servizio che hanno reso e rendono alla società, anche a quella sarda, in questa difficile e drammatica situazione”. “I giornalisti ci hanno documentato – aggiunge – non solo le pur presenti carenze e i limiti del sistema sanitario, le file nei pronto soccorso, la fatica nell’organizzazione ma anche lo sforzo immane del personale medico e ospedaliero, continuando anche a motivare le persone a rispettare le regole della prevenzione, più che mai necessarie per riprendere insieme un cammino sereno per tutti”.
Consapevole della “tentazione di spettacolarizzare i fatti e ricercare l’audience”, l’arcivescovo ribadisce che “ad essa i giornalisti hanno risposto con equilibrio, impegnandosi per una informazione che coniugasse, secondo l’espressione di Benedetto XVI, ‘la carità con la verità’”. Quindi, un “ringraziamento speciale” ai giornalisti sardi perché “hanno continuato a presentare, oltre al coronavirus, i problemi quotidiani della gente, quelli che – se non si interverrà – resteranno e si aggraveranno anche dopo la fine della pandemia”. Il riferimento alla “disoccupazione, alla fuga dei giovani diplomati e laureati dalla Sardegna, allo spopolamento dei territori, alla dispersione e all’abbandono scolastico, alla povertà sempre più aggressiva verso categorie un tempo sicure, alle difficoltà dell’impresa, all’ambiente”.