“In netta controtendenza con il crollo del commercio estero, la pandemia spinge la domanda dei prodotti base della dieta mediterranea Made in Italy nel mondo dove nel 2020 si registra un valore record nelle esportazioni con un aumento medio del 9%, dalla frutta alla verdura, dalla pasta all’extravergine fino alle conserve di pomodoro”. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi ai primi dieci mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
L’emergenza sanitaria Covid ha provocato una svolta salutista nei consumatori a livello globale che hanno privilegiato la scelta nel carrello di prodotti alleati del benessere. Ad essere avvantaggiate sono state nell’ordine le esportazioni nazionali di conserve di pomodoro (+17%), pasta (+16%), olio di oliva (+5%) e frutta e verdura (+5%) che hanno raggiunto in valore il massimo di sempre, secondo l’analisi della Coldiretti.
Una tendenza favorita anche dal ritorno in tutti continenti alla preparazione casalinga dei pasti anche per effetto del lockdown, con la cucina italiana che si conferma come la più apprezzata dentro e fuori le mura domestiche. “Insieme al boom dei prodotti – precisa la Coldiretti – si assiste infatti anche alla proliferazione di pubblicazioni, blog e programmi televisivi con consigli e ricette tipiche del Belpaese”.
Un risultato importante che giunge nell’anniversario a 10 anni dall’iscrizione della dieta mediterranea nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità da parte dell’Unesco avvenuta il 17 novembre 2010. Il suo apprezzamento mondiale si deve agli studi dello scienziato americano Ancel Keys che per primo ne ha evidenziato gli effetti benefici dopo aver vissuto per oltre 40 anni ad Acciaroli, in provincia di Salerno.