Attestato di riconoscenza per l’impegno e il lavoro di tutta la comunità ecclesiale novarese in questi mesi di pandemia: a consegnarlo oggi pomeriggio al vescovo di Novara, mons. Franco Giulio Brambilla, è stato il sindaco di Novara, Alessandro Canelli. “Nell’edizione 2021 della patronale di San Gaudenzio abbiamo deciso di non consegnare il Sigillum ai novaresi dell’anno – ha detto il sindaco – ma abbiamo voluto comunque dare un riconoscimento simbolico a quelle categorie che durante i mesi più duri dell’emergenza hanno dato il loro contributo. A partire dai sacerdoti e dai volontari delle parrocchie, con cui abbiamo collaborato strettamente e che sono stati al fianco di chi si è trovato in difficoltà. Nei prossimi giorni lo consegneremo anche ai rappresentanti delle forze dell’ordine, del mondo della sanità, dell’associazionismo e delle realtà della solidarietà, come la Caritas diocesana”. Nel ricevere l’attestato, il vescovo ha ricordato in particolare due sacerdoti: “Don Giorgio Borroni, direttore della Caritas diocesana, e con lui tutti i suoi collaboratori e i gruppi della carità delle nostre parrocchie, che sono stati capaci di accompagnare le fragilità e di essere al fianco delle vittime di questa emergenza”. E poi, “don Andrea Mancini, parroco della Bicocca, che durante il lockdown ha celebrato il rito delle esequie al Cimitero cittadino, accogliendo anche i feretri delle vittime Covid dalla Lombardia. Una presenza che ha permesso, anche con le regole che impedivano ai parenti di accompagnare i propri defunti nell’ultimo saluto, di non lasciare solo nessuno”.