“Aver tenuto la posizione nell’Indice di percezione della corruzione, in un contesto di accresciuto rischio di corruzione legato alla pandemia, è il segno che abbiamo costruito qualcosa di solido, anche grazie ad alcuni interventi legislativi recenti e ad alleanze contro la corruzione e a iniziative che hanno visto Anac protagonista”. Lo ha dichiarato stamattina Giuseppe Busia, presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione (Anac). “Dobbiamo guardare al dato di Transparency con l’ottimismo della volontà, necessario a ripartire per guadagnare migliori posizioni nella classifica, accrescendo il livello di trasparenza sulla spesa pubblica e in particolare sui contratti pubblici”, ha precisato evidenziando il ruolo centrale dell’Anac, anche grazie “al potenziamento della nostra banca dati nazionale dei contratti pubblici, che rappresenta un modello a livello globale”. In questo modo “possiamo rendere trasparente l’utilizzo che verrà fatto dei fondi Next Generation Eu, consentendo alle istituzioni e a tutti i cittadini di verificare puntualmente come saranno utilizzati questi fondi, evitando che siano non solo sottratti alla collettività, ma anche sprecati invece che destinati a vantaggio delle prossime generazioni”. Anche la digitalizzazione è “un passaggio essenziale su cui bisogna investire sul quale impegnare anche parte del Recovery fund, come infrastruttura del Paese. La digitalizzazione è strumento per mettere insieme non solo la prevenzione della corruzione, la trasparenza, la concorrenza e l’apertura del mercato e riduzione del rischio della corruzione ma semplifica le attività e favorisce l’utilizzo corretto delle risorse pubbliche e quindi la qualità della spesa”.