Il programma “Today” del canale quattro di Bbc radio, il più seguito del Regno Unito, chiude la trasmissione del mattino pronunciando i nomi dei morti per coronavirus. Mentre la nazione commemora il tragico traguardo di centomila morti, quasi tutte le prime pagine dei giornali, dal “Daily Telegraph” al “Guardian”, presentano un Boris Johnson distrutto, il volto abbassato e triste, gli occhi chiusi, mentre dice “I am deeply sorry”, “Mi dispiace moltissimo”. Tocca al sito della Bbc spiegare i motivi per cui la Gran Bretagna è oggi il quarto Paese nel mondo dopo Stati Uniti, India e Brasile per morti di Covid-19: il ritardo, lo scorso marzo, nell’introdurre il lockdown e le settimane perse nell’avviare il sistema di tracciamento. Cui si aggiungono la mancanza di tute protettive nelle Rsa, l’alto tasso di obesità, la decisione di mantenere aperte le frontiere, il mancato obbligo di uso di mascherine all’aperto e in altri luoghi pubblici. Il “Times” e “I” pubblicano decine di foto delle persone scomparse. “Dieci mesi fa l’idea che il virus avrebbe potuto uccidere centomila persone sarebbe stata considerata non credibile”, scrive l’“I”. Il tabloid “Mirror” segnala che molti bambini usano la carta igienica per scrivere, durante questo terzo lockdown, perché non hanno né quaderni né matite e pastelli e lancia una campagna per raccogliere fondi e assicurare loro l’occorrente per poter lavorare da casa.