“Fare memoria è un dovere perché quanto è successo non possa accadere di nuovo”: nel suo intervento alla cerimonia per il Giorno della memoria al Parlamento europeo, David Sassoli ha ricordato le vittime degli stermini nazisti, per poi dichiarare: “Dobbiamo anche ricordare che coloro che hanno vissuto quell’orrore ci hanno dato in custodia istituzioni democratiche ed europee. La costruzione dell’Europa non è solo una straordinaria risposta politica agli orrori del nazionalsocialismo ma è anche uno dei motori fondamentali del processo di integrazione tra Paesi democratici”. “La nostra storia ci insegna, infatti, che non sarà il nazionalismo di ritorno a proteggerci dalle nuove insidie perché la sacralizzazione delle frontiere così come la ricerca di un’identità pura e univoca non farà altro che produrre nuovi nemici”. L’Europa comunitaria “è nata nel segno dell’apertura, della cooperazione, della consapevolezza di un destino comune. È nata da una grande visione, da un ideale coraggioso che solo poteva trarre forza da una tragedia così immane come quella provocata dalla seconda guerra mondiale e dal folle disegno nazista. Per questo tutti noi europei dobbiamo vivere la responsabilità di quella custodia: la custodia della democrazia e dell’Europa”. Perché “l’Europa è l’unica realtà che può consentirci di riscoprire quella vocazione che ci ha portato a costruire uno spazio di democrazia in cui il diritto è il termine di riferimento con cui noi regoliamo i rapporti fra i nostri Stati membri, fra i nostri cittadini e domani con quegli Stati che aspirano a vivere con noi”.