Un progetto per “alzare la voce contro l’antisemitismo, una piaga che sta crescendo ovunque”. A lanciarlo oggi, Giorno della Memoria, in un video-messaggio pubblicato sui social, è Oren David, ambasciatore di Israele presso la Santa Sede. Una iniziativa che va a collocarsi nell’ambito del 55° anniversario della Dichiarazione Nostra Aetate, “con cui la Chiesa ha riconosciuto le sue radici ebraiche e condannato l’antisemitismo, aprendo la strada a nuove relazioni tra Ebraismo e Chiesa cattolica”. Si tratta di una campagna mediatica, #StopAntiSemitism, incentrata su una serie di video messaggi, con a tema la lotta all’antisemitismo, contributo di “associazioni, amici, docenti, diplomatici, operatori della comunicazione” e di altri ancora. La raccolta dei video da pubblicare parte oggi e arriverà fino all’8 aprile, Giornata dell’Olocausto in Israele.
https://twitter.com/i/status/1354422623078391818
“L’antisemitismo – dichiara l’ambasciatore David – si manifesta nella politica, nella distorsione della storia, nella negazione dell’Olocausto, nella delegittimazione di Israele, nel fanatismo religioso e in molti altri ambiti. Crediamo, quindi, sia ancora più importante e necessario diffondere oggi il messaggio della Dichiarazione Nostra Aetate e dei successivi documenti, che hanno portato ad un cambiamento profondo nell’atteggiamento della Chiesa cattolica nei riguardi dell’Ebraismo, nella riscoperta delle proprie radici ebraiche e nel pentimento nei confronti degli insegnamenti antiebraici del passato. Tutto questo è stato ampiamente sottolineato da Papa Giovanni Paolo II che ha definito l’antisemitismo come un ‘peccato contro Dio e l’umanità’, da Papa Benedetto XVI che ha sottolineato ‘l’inseparabile legame tra cattolici e ebrei’ e da Papa Francesco che ha enfatizzato che ‘l’antisemitismo non è né cristiano né umano’ e che ‘un cristiano non può essere antisemita’ perché in contrasto con le sue radici ebraiche”.