Consiglio permanente Cei: comunicato finale, “il Paese ulteriormente messo alla prova dall’attuale crisi politica”

“Il Paese, segnato dall’emergenza sanitaria e dalle sue drammatiche conseguenze sociali, e ora ulteriormente messo alla prova dall’attuale crisi politica”: è stato questo il perno della riflessione dei vescovi italiani, riuniti ieri in videoconferenza per il Consiglio permanente. “La cronaca e i costanti contatti sul territorio – si legge nel comunicato finale, diffuso oggi – restituiscono un quadro in chiaroscuro, dove alla creatività e alla resilienza dell’intera comunità italiana fanno da contraltare l’incertezza del futuro, l’inquietudine per la mancanza o la perdita del lavoro, una crescita significativa del disagio psicologico, l’emergere delle nuove povertà che stanno stritolando famiglie e imprese. Preoccupa nondimeno la questione educativa, da affrontare insieme e con il contributo di tutti per elaborare progetti che rinnovino e vitalizzino scuole, parrocchie, percorsi catechistici”. Sebbene “complesso”, questo – hanno sottolineato i vescovi durante i lavori – “non è un tempo sospeso, ma deve essere colto come un’opportunità. La riconciliazione diventa, allora, lo strumento da utilizzare per ricucire il tessuto sociale lacerato e per dare speranza alle donne e agli uomini di oggi”, come auspicato dal Papa nel 2015 a Firenze, in occasione del V Convegno ecclesiale nazionale. Di qui la necessità di “mettere al bando ogni autoreferenzialità ecclesiale che impedisce di guardare l’altro con tratto materno e di lavorare in armonia per realizzare una comunione reale”, sulla scorta degli Orientamenti pastorali “Comunione e comunità” elaborati negli Anni Ottanta. Tra le priorità, il coinvolgimento dei laici, evidente anche nel Motu Proprio Spiritus Domini con cui il Papa ha aperto l’accesso al lettorato e all’accolitato anche alle donne.

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