Prendere le distanze da Dio e dagli altri, pensando solo a sé, “non è cristiano”. È la denuncia del Papa, nell’omelia della messa per la Domenica della Parola di Dio, letta da mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della Nuova Evangelizzazione, che celebra la liturgia nella basilica di San Pietro. “La Parola di Dio infonde questa pace, ma non lascia in pace”, spiega Francesco: “È Parola di consolazione, ma anche di conversione. ’Convertitevi’, dice infatti Gesù subito dopo aver proclamato la vicinanza di Dio”. “Perché con la sua vicinanza è finito il tempo in cui si prendono le distanze da Dio e dagli altri, è finito il tempo in cui ciascuno pensa a sé e va avanti per conto proprio”, il monito del Papa: “Questo non è cristiano, perché chi fa esperienza della vicinanza di Dio non può distanziare il prossimo, non può allontanarlo nell’indifferenza”. In questo senso,” chi frequenta la Parola di Dio riceve dei salutari ribaltamenti esistenziali: scopre che la vita non è il tempo per guardarsi dagli altri e proteggere sé stessi, ma l’occasione per andare incontro agli altri nel nome del Dio vicino. Così la Parola, seminata nel terreno del nostro cuore, ci porta a seminare speranza attraverso la vicinanza. Proprio come fa Dio con noi”.