San Francesco di Sales: mons. Carboni (Oristano), “raccontare tutti i problemi della gente. E siate portavoce di speranza”

“Il distanziamento richiesto dalla situazione di pandemia mi impone quest’anno di non poter incontrare di persona i giornalisti, in occasione della festa del loro patrono, san Francesco di Sales. Lo faccio attraverso questo messaggio, per esprimere gratitudine per il prezioso servizio che hanno reso e rendono alla società, anche a quella sarda, in questa difficile e drammatica situazione”. Lo si legge nel messaggio agli operatori della comunicazione diffuso oggi da mons. Roberto Carboni, arcivescovo di Oristano e amministratore apostolico di Ales-Terralba. “Se i cittadini hanno potuto essere costantemente informati sullo stato della pandemia e rendersi conto dell’emergenza e della pericolosità della situazione, questo si deve all’informazione. I giornalisti – scrive il vescovo – ci hanno documentato non solo le pur presenti carenze e i limiti del sistema sanitario, le file nei pronto soccorso, la fatica nell’organizzazione ma anche lo sforzo immane del personale medico e ospedaliero, continuando anche a motivare le persone a rispettare le regole della prevenzione, più che mai necessarie per riprendere insieme un cammino sereno per tutti”.
Osserva: “sappiamo che è sempre presente la tentazione di spettacolarizzare i fatti e ricercare l’audience. Ad essa i giornalisti hanno risposto con equilibrio, impegnandosi per una informazione che coniugasse, secondo l’espressione di Benedetto XVI, ‘la carità con la verità’”. Un ringraziamento speciale “va ai giornalisti sardi perché hanno continuato a presentare, oltre al coronavirus, i problemi quotidiani della gente, quelli che – se non si interverrà – resteranno e si aggraveranno anche dopo la fine della pandemia. Mi riferisco alla disoccupazione, alla fuga dei giovani diplomati e laureati dalla Sardegna, allo spopolamento dei territori, alla dispersione e all’abbandono scolastico, alla povertà sempre più aggressiva verso categorie un tempo sicure, alle difficoltà dell’impresa, all’ambiente. Per questo lavoro responsabile voi siete veramente portavoce di speranza”.

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