Sono pronti l’aereo e l’elicottero che potrebbero trasportare in Polonia il paziente conosciuto soltanto con le iniziali “R.S.”, finito in coma dopo un infarto ai primi di novembre, al quale l’ospedale di Plymouth ha deciso di staccare i supporti vitali. Il tribunale del distretto di Varsavia ha deciso che l’uomo è legalmente incapace di intendere e di volere e ha approvato il suo trasferimento in Polonia dove verrebbe curato nella clinica “Budzik”, nella parte nordorientale del Paese, pronta ad accoglierlo. A “R.S” è stato concesso, dalle autorità polacche, un passaporto diplomatico che è stato inviato al consolato polacco di Londra. Se il documento fosse riconosciuto dalle autorità britanniche il caso del paziente rientrerebbe nella giurisdizione polacca aprendo la strada al suo rimpatrio. Il viceministro della Sanità Waldemar Kraska ha confermato che un volo è pronto a trasferire l’uomo dall’aeroporto di Plymouth a quello di Szymany da dove verrebbe poi trasportato in elicottero a Olsztyn dove si trova la clinica “Budzik”. Tocca ora ai tribunali britannici decidere se la richiesta delle autorità polacche è legittima. La famiglia di origine del paziente è ricorsa più volte in appello presso i tribunali britannici e anche alla Corte europea dei diritti umani sostenendo che l’uomo, cattolico praticante, non avrebbe voluto morire così ma i giudici hanno deciso che alimentazione e idratazione vanno sospesi.