Il Consiglio generale del Movimento cristiano lavoratori (Mcl), riunitosi questa mattina a Roma, ha eletto con voto unanime Antonio Di Matteo a presidente nazionale del Movimento. L’elezione di Di Matteo, già vicepresidente e da ultimo presidente del Consiglio nazionale, è frutto di una “proposta unitaria” dei vertici del Mcl e – si legge in una nota – segna “un momento importante per la continuità dell’impegno del Movimento, pur in un passaggio assai complesso per il Paese, pesantemente segnato dalla pandemia”. “Il Mcl, con la sua vocazione di movimento di popolo tra la gente e per la gente, fedele al Magistero sociale della Chiesa, riprende il suo cammino nel solco dei valori e dei principi che hanno ispirato la sua storia ormai quasi cinquantennale”, ha detto il neo eletto presidente, che non ha mancato di rivolgere un pensiero di gratitudine a quanti in questi cinquant’anni hanno profuso tutto il loro impegno per affermare la presenza del Movimento nella società italiana ed internazionale. Nel ringraziare i Consiglieri nazionali per la fiducia accordatagli, Di Matteo ha ricordato gli impegni presi nell’ultimo Congresso, e che saranno di riferimento per il suo lavoro nell’ottica di una rinnovata condivisione. “Tutti insieme lavoreremo per la costruzione del bene comune, in sintonia con il Magistero di Papa Francesco, impegnandoci a portare in ogni luogo la nostra sensibilità e cultura in difesa e promozione della vita, della famiglia, del lavoro e della formazione, della libertà di educazione, del contrasto alle povertà, della tutela della salute e dei più deboli”.