Beni culturali: Firenze, lunedì riaprono al pubblico la Cattedrale e la Cupola e inizia lo smontaggio del cantiere sui lati restaurati del Battistero

Da lunedì 25 gennaio inizierà lo smontaggio dei ponteggi del cantiere sui lati restaurati e contemporaneamente saranno rimontati sugli altri da restaurare. Nonostante il periodo di grande difficoltà dovuto al crollo del turismo in conseguenza della pandemia da Covid-19, l’Opera di Santa Maria del Fiore ha deciso di proseguire nel restauro del Battistero per completarlo, salvo imprevisti, entro la fine del 2021. “Il restauro è stato interamente finanziato dall’Opera di Santa Maria del Fiore – dichiara Vincenzo Vaccaro, consigliere in carica – che dal 2017 ad oggi ha investito oltre un milione e mezzo di euro. Il progetto odierno non riguarda il restauro dei mosaici della Cupola che eventualmente saranno oggetto di un successivo restauro”.
Sempre dal 25 gennaio l’Opera di Santa Maria del Fiore riaprirà al pubblico la Cattredrale di Firenze e la Cupola del Brunelleschi, dal lunedì al venerdì, secondo quanto indicato dall’ultimo Dpcm.
Per informazioni sugli orari e biglietti: biglietti: https://duomo.firenze.it/it/home.
Il restauro delle pareti interne del Battistero di Firenze di marmo bianco, verde di Prato e mosaici, iniziato alla fine del 2017 dopo aver teminato quello delle facciate esterne e del manto di copertura due anni prima, si è rivelato molto complesso e ha interessato l’architettura, la struttura e la decorazione a mosaico.
Numerose le scoperte emerse dalla campagna di studi e di indagini diagnostiche mai eseguite prima d’ora in maniera così approfondita sull’intero monumento e sulla sua storia. Dalla tecnica musiva assolutamente originale impiegata nei mosaici parietali, alla presenza di una cera pigmentata sul verde di Prato, utilizzata per coprire il bianco del calcare formatosi a causa delle infiltrazioni di acqua dalla copertura, rimossa per riportare alla luce il colore naturale della pietra; alle tracce di foglia d’oro su uno dei capitelli dei matronei, che potrebbe essere la prova che in origine fossero tutti dorati.
In occasione del restauro delle pareti è stato inoltre effettuato un intervento di pulitura sul monumento funebre dell’antipapa Giovanni XXIII, opera di Donatello e Michelozzo.

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