L’emergenza sanitaria ha limitato la frequenza delle lezioni scolastiche in presenza. Ciò non toglie che la scuola rimanga il luogo dove normalmente bambini e ragazzi passano molta parte del proprio tempo fuori casa. Ma come viene valutato il livello di sicurezza degli edifici? “Sul totale delle strutture statali della Lombardia, il 20,43% è considerato vetusto (con più di 50 anni, da definizione del Miur), un dato che supera la media nazionale (17,83%)”. Lo rivela il report, “Le mappe della povertà educativa in Lombardia”, realizzato da Openpolis e Con i Bambini, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, e presentato oggi. Anche in questo caso con forti differenze interne: “Nelle province di Cremona, Pavia e Mantova oltre il 30% delle scuole sono classificate come vetuste. Seguono i territori di Lodi e Como con 20,43%. Chiude la graduatoria la provincia di Monza Brianza (13,8%)”.
Un altro aspetto indagato dal report riguarda i trasporti. “L’89,2% degli edifici scolastici statali in Lombardia è raggiungibile con almeno un mezzo alternativo all’automobile, attraverso mezzi di trasporto pubblico (di tipo urbano, interurbano o ferroviario) o con lo scuolabus. Un dato superiore alla media nazionale (86%)”, precisa il report. Analizzando i singoli territori, “insieme alla provincia di Pavia la città metropolitana di Milano è l’unica a non superare la media nazionale. Sono 6 su 12 le province lombarde con più del 90% di scuole raggiungibili col trasporto pubblico (Bergamo ha il record con 97,7%)”.