“Il momento storico che stiamo attraversando sta sensibilmente incidendo sulle disuguaglianze sociali pregresse, ma, al tempo stesso, sta facendo emergere nuovi bisogni su cui il Governo sta lavorando. Ci confrontiamo, ad esempio, con aspetti quali la necessità di accesso a device tecnologici, ma soprattutto a connessioni ultra-veloci, che possano permettere la didattica a distanza e lo smart-working. Ci riferiamo a una didattica maggiormente inclusiva e partecipativa, che lavori per recuperare quei ragazzi a rischio dispersione scolastica oppure con bisogni educativi speciali o disabilità, i quali maggiormente risentono delle limitazioni dovute all’emergenza”. Lo ha sostenuto Stefano Buffagni, presidente del Comitato d’indirizzo del Fondo intergovernativo per il contrasto della povertà educativa minorile, in occasione della presentazione oggi del report, “Le mappe della povertà educativa in Lombardia”, realizzato da Openpolis e Con i Bambini. Ed “è proprio partendo dalle criticità emerse – ha aggiunto – che bisogna puntare nel prossimo futuro creando sinergia tra pubblico, Terzo settore e tutti coloro che investono nella propria comunità e vogliono provare, insieme al Fondo che ha già finanziato 422 progetti in tutta Italia, a contrastare il fenomeno della povertà educativa, nelle sue varie sfaccettature”.
“Il futuro di un Paese – ha detto Giovanni Fosti, presidente della Fondazione Cariplo – dipende dalle sue persone e dalla possibilità che queste avranno di realizzarsi: la povertà educativa è una ferita inaccettabile per il singolo e per la comunità perché mina la possibilità di crescita e di sviluppo personale e collettiva e crea profonde divisioni. Il contrasto alla povertà educativa è un’azione generativa per la costruzione del futuro: non si tratta solo di risolvere problemi puntuali, ma di lavorare insieme perché le condizioni di accesso all’educazione siano disponibili a tutte le persone sul territorio, anche a fronte dei grandi mutamenti che stiamo vivendo, prima fra tutti la trasformazione digitale”.