Portogallo: domenica elezioni presidenziali. Nei sondaggi avanzano i populisti. Carneiro (Giustizia e pace), “salvaguardare volto umano della democrazia”

Un'immagine del presidente portoghese Marcelo Rebelo de Sousa durante la campagna elettorale (foto ANSA/SIR)

Con numeri Covid che destano molta preoccupazione e rigide restrizioni, i portoghesi andranno al voto domenica 24 gennaio per eleggere il presidente della Repubblica. A confrontarsi il presidente in carica, Marcelo Rebelo de Sousa, legato al Partito socialdemocratico (forza politica di orientamento moderato), e André Ventura, leader del partito Chega! (“Basta!” in portoghese), dai tratti razzisti e xenofobi, che nelle ultime legislative aveva raggiungo l’1% dei consensi ma che i sondaggi danno in crescita. A invitare a una “partecipazione massiccia” proprio per contrastare Chega! e “difendere i valori che segnano la cultura portoghese” è stato il vicepresidente della Commissione nazionale Giustizia e pace, Rosario Carneiro, attraverso l’agenzia stampa portoghese Ecclesia. È “molto preoccupante ciò che si è sentito in questa campagna, con un discorso estremista che propone l’esclusione delle minoranze indicandole come responsabili della situazione più faticosa in cui siamo”, ha riferito Carneiro. È un “cambiamento molto significativo nella nostra matrice umanitaria che mira alla dignità della persona e all’inclusione di tutti, secondo i principi della giustizia sociale”. Certo “la pandemia cambia le prospettive prioritarie in termini di interesse” e a danno dell’affluenza possono andare le esortazioni del governo a stare a casa per contrastare la diffusione del virus. Ma l’appello di Carneiro è di andare a votare, perché “un modo per salvaguardare la matrice umana della democrazia è la partecipazione elettorale”.

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