Il documento “Il vescovo e l’unità dei cristiani. Vademecum ecumenico” del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani al centro dell’incontro dei vescovi di Piemonte Valle d’Aosta, riuniti, a causa dell’epidemia Covid, in videoconferenza. Il presidente della Cep, mons. Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino e amministratore apostolico di Susa, ha introdotto i lavori accennando a una recente indagine sulla “Religiosità degli italiani nella crisi pandemica attuale” commissionata dalla Cei e che verrà presentata al prossimo Consiglio permanente del 26 gennaio. Quindi, il tema ecumenico.
In collegamento dal monastero di Bose, fratel Guido Dotti, incaricato regionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, che ha presentato e commentato il Vademecum. “Un richiamo anche all’impegno di tutti i cristiani che devono essere segno visibile di questa unità”. Sempre in riferimento al vescovo e al suo servizio in diocesi, il Vademecum sottolinea che “la preoccupazione per l’unità deve caratterizzare ogni aspetto del suo ministero: nel suo insegnamento della fede, nel suo ministero sacramentale e nelle decisioni attinenti alla sua cura pastorale”. Questo documento viene offerto ai vescovi come “incoraggiamento e guida nell’adempimento delle loro responsabilità ecumeniche”.
Altro tema, la situazione delle Rsa in Piemonte, con la grave crisi economica e le difficoltà gestionali dovute alla pandemia che ha messo in ginocchio tante strutture nei territori. La Regione Piemonte ha promesso contributi per sostenere le attività di queste strutture che sono indispensabili per tanti anziani, famiglie, persone fragili e bisognose.
Infine, si è data comunicazione che il Servizio per la Tutela dei minori diventa operativo in ogni diocesi con la nomina dei referenti diocesani, che faranno riferimento al coordinatore don Alessandro Giraudo di Torino e al vescovo delegato della Cep mons. Marco Brunetti di Alba. Un sintetico documento di presentazione è uscito in questi giorni a cura del servizio regionale.