Un decalogo di proposte per evitare che il bambino sia un cittadino dimenticato. Sulla linea di questo principio, il presidente della Comunità di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo, ha presentato questa mattina dieci proposte per la scuola, a margine dell’inchiesta che la Comunità ha condotto sul rischio dell’abbandono scolastico per colpa della pandemia. “Lanciamo dieci proposte – dice – perché la scuola sia inclusiva, per intraprendere una lotta efficace alla evasione scolastica, una piaga endemica del Paese”. La prima prevede il recupero effettivo delle ore perse “con il prolungamento della scuola almeno fino a fine giugno o a metà luglio”. “La nostra pausa estiva – osserva – è troppo lunga. Poi va anticipato l’inizio del prossimo anno scolastico al primo settembre in tutta Italia. Bisogna stabilizzare l’iscrizione sul sito del ministero oltre la scadenza del 25 gennaio perché tante famiglie hanno difficoltà e a volte i bambini vengono respinti dalle scuole se le domande sono tardive. Proponiamo il recupero estivo per tutte le carenze censite, il miglioramento delle azioni di recupero dell’abbandono scolastico, la formazione degli insegnanti. Così come sono stati introdotti i navigator per il lavoro, vorremmo ci fossero dei facilitatori nelle scuole per fare in modo che nessun bambino si perda, andandoli a cercare, secondo l’insegnamento di don Milani. Proponiamo l’aumento delle risorse, l’introduzione dell’obbligatorietà della scuola materna – come è avvenuto in Francia questa estate – per recuperare già dall’inizio ed evitare la dispersione successiva”. Per ultimo, “proponiamo di usare le scuole per diffondere la campagna sulla prevenzione di Covid-19. Le dieci proposte vanno in un’unica direzione: mettere al centro i bambini, in particolare i più fragili. Speriamo – conclude – che le nostre proposte possano essere oggetto delle istituzioni e del vasto mondo della scuola”.