Papa Francesco: riconosciute le virtù eroiche del genetista francese Jerome Lejuene, è venerabile

Riconosciute le virtù eroiche del genetista francese Jérôme Lejeune, che diventa quindi venerabile. Il suo nome, infatti, figura tra quelli inseriti nei decreti autorizzati oggi dal Papa a seguito dell’udienza con il card. Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle cause dei santi. Nel dettaglio – rende noto la Sala Stampa della Santa Sede –  oltre a Lejeune, i decreti riguardano il martirio del servo di Dio Giovanni Fornasini, sacerdote diocesano, nato il 23 febbraio 1915 a Pianaccio di Lizzano in Belvedere e ucciso, in odio alla fede, a San Martino di Caprara, il 13 ottobre 1944;  le virtù eroiche del servo di Dio Michele Arcangelo Maria Antonio Vinti, sacerdote diocesano, nato il 18 gennaio 1893 a Grotte e ivi morto il 17 agosto 1943;  le virtù eroiche del servo di Dio Ruggero Maria Caputo, sacerdote diocesano, nato il 1° maggio 1907 a Barletta e ivi morto il 15 giugno 1980; le virtù eroiche della serva di Dio Maria Giuseppa di Gesù (al secolo: Elisabetta Prout), fondatrice della Congregazione delle Suore della Ss.ma Croce e della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo, nata il 2 settembre 1820 a Shrewsbury (Inghilterra) e morta a Sutton (Inghilterra) l’11 gennaio 1864; le virtù eroiche del servo di Dio Giacomo Masarnau Fernández, nato il 10 dicembre 1805 a Madrid (Spagna) e ivi morto il 14 dicembre 1882;  le virtù eroiche del servo di Dio Pasquale Canzii, seminarista, nato il 6 novembre 1914 a Bisenti e morto a Penne il 24 gennaio 1930; le virtù eroiche della serva di Dio Adelaide Bonolis, fondatrice delle Opere di assistenza e redenzione sociale; nata il 14 agosto 1909 a Milano e ivi morta l’11 agosto 1980.
C’è poi il decreto con il riconoscimento delle virtù eroiche del servo di Dio Jérôme Lejeune. Medico e genetista, è nato il 13 giugno 1926 a Montrouge e morto a Parigi il 3 aprile 1994. Dal 1964 è stato professore di genetica presso la facoltà di medicina di Parigi. Autore di numerose ricerche di genetica umana, nel 1959 scoprì, in collaborazione con R. Turpin, che il mongolismo (o idiozia mongoloide) è dovuto alla presenza di un cromosoma soprannumerario nella coppia n. 21 (trisomia 21). Da tale osservazione ebbe origine una serie d’importanti ricerche sulle anomalie della distribuzione dei cromosomi nell’uomo e sulle conseguenti sindromi morbose. Nel 1994 è stato nominato accademico pontificio. Socio straniero dei Lincei dal 1982, nello stesso anno è diventato membro dell’Académie des sciences morales et politiques. Nel 1984 ha ricevuto il Premio internazionale Feltrinelli.

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