“Il Covid impatta tanto sul lavoro del mio prossimo film”. Così racconta il regista romano Paolo Genovese alle telecamere di Tv2000, in un’intervista in onda nel corso del programma “Effetto notte”, il rotocalco sul cinema condotto da Fabio Falzone, domani alle ore 23.05.
Il set del prossimo film, dal titolo “Il primo giorno della mia vita” con Toni Servillo e Valerio Mastandrea, si è aperto, racconta Genovese, con diversi timori: “A causa del Covid sul set c’è tensione, perché ovviamente se un attore o il regista prendono il Covid, il film si ferma per tre settimane. Quindi c’è sempre la paura che le riprese si fermino da un momento all’altro”. “Poi c’è pudore anche nello scrivere – conclude Genovese a Tv2000 -. Adesso quando scrivo una scena in cui racconto per esempio che Marco entra in una discoteca super fumosa dove quindicenni ballano scatenati, mi faccio delle remore. Perché penso poi a come sia possibile girare una scena con 300 ragazzini all’interno di una discoteca. Quindi sicuramente c’è un impatto forte del Covid sul lavoro di regia e per il girare un film. Però è importante comunque non fermarsi”.