L’ordinario militare austriaco, mons. Werner Freistetter, ha descritto l’entrata in vigore del Trattato internazionale sul divieto delle armi nucleari come un “segno di speranza” per un mondo libero dalle armi nucleari. L’accordo co-avviato dall’Austria entrerà in vigore venerdì 22 gennaio, 90 giorni dopo la 50ma ratifica, e ispira “il sogno di un mondo libero dalle armi nucleari”. In un comunicato odierno Freistetter ha sottolineato l’importanza di convincere il maggior numero di Paesi possibile, “che questo sogno può diventare realtà”. Il fatto che l’Austria sia un pioniere in questo settore e sia particolarmente impegnata per un mondo libero dalle armi nucleari è “un particolare da rimarcare” ha detto Freistetter. L’ordinario ha evidenziato la chiara posizione del Vaticano in questo contesto: la Santa Sede ha contribuito ad avviare il Trattato di proibizione delle armi nucleari come uno strumento importante per costruire la pace e rafforzare gli sforzi di disarmo, e ha fatto appello agli Stati che erano ancora titubanti o contrari a firmarlo o ratificarlo. Allo stesso tempo, Freistetter ha ricordato le parole di Papa Francesco che ha definito più volte l’abolizione delle armi nucleari un “dovere morale e umanitario” e ha chiesto l’abolizione di tutte le armi nucleari.