“Alla stagione in cui troppe volte è mancato drammaticamente, ed in pressoché tutte le regioni del Paese, ‘l’essenziale dell’essenziale’ agli ammalati ed agli operatori sanitari schierati massivamente a difendere, in prima linea, innumerevoli vite umane”, troppe volte “a prezzo della perdita della propria vita”, va sostituita, “da subito, la stagione in cui non manchi più niente, né ai pazienti né agli operatori”. Mario Balzanelli, presidente nazionale Sis 118, interviene sul nuovo piano pandemico, in via di ultima definizione presso il ministero della Salute, e afferma: “Preveda intanto che non manchi niente per far fronte a nuove subentranti ondate di maxiemergenza, sia alla popolazione sia agli operatori sanitari” e assicuri, preventivamente, “stanziamenti ed investimenti adeguati di risorse finanziarie tradotte in scorte intangibili immediatamente disponibili per gli operatori secondo necessità del momento improvviso, di mezzi, materiali, attrezzature, ospedali dedicati, fondi che pare siano in imminente arrivo dall’Europa”. Garantisca inoltre “il pari diritto di accesso alle cure di tutti i cittadini, peraltro costituzionalmente garantito, siano essi vecchi o giovani, già affetti da patologie concomitanti o privi di qualunque preesistente patologia clinicamente significativa”.
Per Balzanelli, il concetto di “ristrettezza di risorse” in corso di maxiemergenza sanitaria, per quanto “naturalmente ed inevitabilmente correlato ad uno squilibrio tra mezzi immediatamente disponibili” per la “risposta assistenziale” di supporto e di contrasto e le necessità improvvise e più drammatiche del momento, “deve letteralmente sparire dalle logiche della nuova programmazione sanitaria ministeriale”.