Coronavirus Covid-19: Commissione Ue, risposta coordinata alla crisi. Von der Leyen, “vaccinare il 70% della popolazione adulta entro l’estate”

Bruxelles, 19 gennaio: Ursula von der Leyen (foto SIR/European Commission)

Due giorni prima della riunione dei leader europei sulla risposta coordinata alla crisi Covid-19 (videoconferenza dei 27 leader, 21 gennaio) la Commissione delinea “una serie di azioni necessarie per intensificare la lotta contro la pandemia”. In una comunicazione adottata oggi la Commissione invita gli Stati membri “ad accelerare le vaccinazioni in tutta l’Unione”: entro marzo 2021 si dovrebbe vaccinare, in ogni Stato membro, secondo l’esecutivo, almeno l’80% delle persone di età superiore a 80 anni e l’80% degli operatori del settore sanitario e dell’assistenza sociale. Entro l’estate del 2021 gli Stati membri – precisa l’esecutivo, con un tono eccessivamente ottimistico – dovrebbero aver vaccinato almeno il 70% della popolazione adulta. La Commissione esorta inoltre gli Stati membri a “continuare ad applicare il distanziamento fisico, a limitare i contatti sociali, a combattere la disinformazione, a coordinare le restrizioni di viaggio, a intensificare i test diagnostici e ad aumentare il tracciamento dei contatti e il sequenziamento del genoma per far fronte al rischio derivante dalle nuove varianti del virus”. Dato che nelle ultime settimane si è registrata una tendenza all’aumento del numero di casi, “occorre fare di più per sostenere i sistemi sanitari e far fronte alla ‘stanchezza da Covid’ nei prossimi mesi”: “È quindi necessario accelerare le vaccinazioni a livello globale e aiutare i nostri partner nei Balcani occidentali, nel vicinato meridionale e orientale e in Africa”.
Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha dichiarato: “La vaccinazione è essenziale per uscire da questa crisi. Ci siamo già assicurati vaccini sufficienti per l’intera popolazione dell’Unione europea. Ora dobbiamo accelerare le forniture e le vaccinazioni. Il nostro obiettivo è vaccinare il 70% della popolazione adulta entro l’estate. Questo potrebbe essere il punto di svolta nella lotta contro il virus”. La pandemia però “avrà fine solo quando tutti nel mondo avranno accesso ai vaccini. Intensificheremo i nostri sforzi per contribuire a garantire i vaccini per i Paesi vicini e per i nostri partner in tutto il mondo”.

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