Le proposte emerse dalla Commissione per evitare o contenere la terza ondata di contagi, definiscono una serie di azioni-chiave per gli Stati membri, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e l’Agenzia europea per i medicinali (Ema). Questi i principali capitoli della “comunicazione” odierna (ciascuno declinato in una serie di interventi operativi e obiettivi da raggiungere): accelerare le vaccinazioni in tutta l’Ue; test diagnostici e sequenziamento del genoma; salvaguardare il mercato unico e la libera circolazione rafforzando al contempo le misure di mitigazione; garantire la leadership europea e la solidarietà internazionale.
Il vicepresidente Margaritis Schinas (nella foto a lato) afferma: “la comparsa di nuove varianti del virus e l’aumento sostanziale del numero di casi non lasciano spazio per l’autocompiacimento. Ora più che mai l’Europa deve rinnovare la determinazione ad agire insieme, con unità, coordinamento e vigilanza”. “Le nostre proposte odierne mirano a proteggere nel tempo un maggior numero di vite umane e a tutelarne i mezzi di sostentamento nonché ad alleviare la pressione che grava sui sistemi e gli operatori sanitari, ormai al limite delle loro capacità. È così che l’Ue uscirà dalla crisi. La fine della pandemia è in vista ma non ancora a portata di mano”.
Stella Kyriakides, commissaria per la salute, aggiunge: “se lavoriamo insieme dando prova di unità, solidarietà e determinazione, ben presto cominceremo a scorgere l’inizio della fine della pandemia. Ora serve in particolare un’azione rapida e coordinata contro le nuove varianti del virus. Ci vorrà ancora tempo prima che tutti gli europei siano vaccinati e fino ad allora dovremo adottare congiuntamente azioni immediate, coordinate e proattive. Occorre accelerare le vaccinazioni in tutta l’Ue e aumentare i test diagnostici e il sequenziamento: potremo così essere certi di lasciarci questa crisi alle spalle il prima possibile”.