Mano tesa dall’Unione europea alla Polonia: fondi per nuove apparecchiature digitali alle scuole della regione di Opole, aiuti agli ospedali e sostegno ai lavoratori con i fondi comunitari. Iwona Medwid, direttrice della scuola media superiore a Krapkowice, in Polonia, si dice convinta che “nelle scuole della nostra regione i nuovi notebook cambieranno notevolmente la qualità dell’insegnamento”. Małgorzata Makaryk del liceo Carolinum di Nysa assicura invece che “non rinuncerà alla didattica a distanza nemmeno quando non saranno più in vigore le restrizioni sanitarie a causa del Covid-19” poiché “l’e-learning anche in futuro sarà molto utile per i corsi supplementari e le consultazioni on line con gli studenti”. Le attrezzature digitali, come ha comunicato oggi la Commissione europea, potranno essere acquistate dalle autorità regionali in virtù delle modifiche del programma operativo per il voivodato di Opole (Województwo Opolskie), nel sud della Polonia, e la rilocazione, nell’ambito delle iniziative di risposta al coronavirus CRII e CRII+, di 45 milioni di euro per contrastare gli effetti della pandemia. Così, 19 milioni di euro saranno destinati al sostegno delle piccole e medie imprese della regione mentre altri 26 milioni di euro serviranno ad aiutare i lavoratori dipendenti, persone sole e quelle con disabilità nonché ad acquistare il materiale sanitario di cui, negli ospedali della regione, c’è un gran bisogno. Nell’ambito delle iniziative CRII e CRII+ i Paesi membri dell’Ue hanno la possibilità di sostenere i settori dell’economia più esposti agli effetti del Covid-19 con fondi di coesione europei.
Opolskie è una delle regioni dove il reddito pro capite è inferiore alla media polacca di circa 550 euro al mese, a sua volta pari al 68% della media europea. L’odierna decisione dell’Ue conferma quindi le parole di Elisa Ferreira, commissaria europea per la coesione e le riforme, che aveva assicurato che Bruxelles di fronte alla pandemia “sta facendo ogni sforzo per agevolare gli investimenti dei fondi europei dove siano più necessari”.