“Esprimo la mia vicinanza alle popolazioni dell’isola di Sulawesi, in Indonesia, colpita da un forte terremoto. Prego per i defunti, per i feriti e per quanti hanno perso la casa e il lavoro. Il Signore li consoli e sostenga gli sforzi di quanti si stanno impegnando a portare soccorso”. Così il Papa, al termine dell’Angelus di ieri. “Preghiamo insieme per i nostri fratelli di Sulawesi, e anche per le vittime dell’incidente aereo avvenuto sabato scorso, sempre in Indonesia”, l’invito. Poi il riferimento alla Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei: “Mi rallegro per questa iniziativa che prosegue da oltre trent’anni e auspico che porti frutti abbondanti di fraternità e di collaborazione”, le parole di Francesco, che da ultimo si è riferito alla Settimana di preghiera per l’Unità dei cristiani, che comincia oggi e si concluderà lunedì prossimo, 25 gennaio, con la celebrazione dei Vespri nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, insieme con i rappresentanti delle altre Comunità cristiane presenti a Roma: “In questi giorni preghiamo concordi affinché si compia il desiderio di Gesù: ‘Che tutti siano una sola cosa’. L’unità, che sempre è superiore al conflitto”.