Morto, oggi, dopo alcuni giorni di ricovero, a causa di un improvviso malore, mons. Clemente Caria, canonico del Capitolo metropolitano.
Nato a San Vero Milis, il 16 maggio 1929, Caria fu ordinato presbitero nel suo paese natale, il 20 luglio 1952, dall’arcivescovo Sebastiano Fraghì. Prestò servizio come viceparroco nelle parrocchie di Sant’Efisio Martire a Oristano, di Seneghe e di Isili. Nel 1958 divenne parroco di Maria Stella Maris in Torregrande. Nel 1961 partì per Roma, dove conseguì il diploma in composizione presso il Pontificio Istituto di musica sacra. Rientrato in diocesi nel 1964 prestò servizio come professore di musica nel Seminario arcivescovile e divenne cappellano della Compagnia Evaristiana del Sacro Cuore. A don Clemente Caria si deve nel 1965 la nascita della Polifonica Arborense, di cui fu maestro e direttore artistico dalla sua fondazione fino al 2007. Apprezzato compositore, fu autore di numerosi brani di musica sacra, mottetti e cantate per la liturgia e nel 1974 fu nominato dall’arcivescovo Fraghì maestro di Cappella del duomo, incarico che mantenne fino al 2011. Dal 1989 al 2006 prestò servizio anche presso la curia arcivescovile in qualità di direttore dell’ufficio diocesano per le comunicazioni sociali e segretario generale. Nel 2001 fu nominato dall’arcivescovo Tiddia canonico del Capitolo metropolitano arborense. La messa esequiale sarà celebrata nella cattedrale di Oristano, martedì 19 gennaio, alle 15,30.