“La pandemia da Covid-19, che ha colpito tutti i Paesi del mondo, ha avuto un impatto devastante sull’istruzione. Le chiusure delle scuole in 180 Paesi ha lasciato 1,6 miliardi di studenti a casa”. Perciò “quest’anno la scuola è un’attesa delusa”. È quanto afferma Missioni Don Bosco, anticipando alla stampa un articolo che pubblicherà nel suo sito a ridosso del 24 gennaio, Giornata mondiale dell’educazione, che coincide con la festa di san Francesco di Sales, il santo al quale Don Bosco ha ancorato la sua mistica traducendola in un metodo educativo tuttora praticato in 134 Paesi.
Giunta alla sua terza edizione, quest’anno “la Giornata mondiale dell’educazione voluta dall’Assemblea dell’Onu potrebbe suonare come una beffa anziché la celebrazione della volontà congiunta di tutti popoli di soddisfare uno dei diritti umani fondamentali”. Missioni Don Bosco denuncia “una caduta verticale quest’anno delle possibilità di frequentare percorsi scolastici sufficienti”. Per questo, “lo scenario globale è molto preoccupante poiché una generazione di giovani vede ridotte al lumicino le opportunità di formazione nelle diverse competenze e nelle capacità di relazione interpersonale fra i pari e con gli adulti”. “Esemplare” viene definita la situazione dell’India, Paese fortemente colpito dalla diffusione del virus e nel quale 445 milioni di ragazze e ragazzi frequentano le scuole di ogni grado ma solo il 12,5% possiede una connessione internet in casa e uno strumento per avere accesso alle lezioni a distanza. Nelle zone rurali, è bassissima la percentuale di studenti in condizione di poter seguire le lezioni online. “In quella situazione – prosegue la nota – i salesiani si adoperano per sostenere gli allievi e le loro famiglie con una strategia articolata. I costi sono sopportati anche da Missioni Don Bosco attraverso ‘borse di studio’ che costituiscono il prolungamento del fondo di emergenza anti Covid-19 utilizzato nel corso del 2020”.