Diocesi: don Briziarelli (Caritas Perugia-Città della Pieve), “siamo in piena emergenza abitativa” accentuata dal Covid

“Siamo nel pieno dell’emergenza abitativa, un fenomeno sociale che accompagnerà le nostre famiglie per un lungo tempo”. A rilevarlo è il direttore della Caritas diocesana di Perugia-Città della Pieve, don Marco Briziarelli, che spiega: “È un’emergenza che riscontriamo nel pagare affitti e utenze. Basti pensare che al Centro di ascolto diocesano vi accedono ogni giorno, in media, 25 persone, 25 ascolti che ci permettono di intuire ed anche a prevedere non poche difficoltà. È una situazione difficile perché arrivano in Caritas come fosse l’ultima spiaggia dopo aver provato in ogni modo a rialzarsi. Ci stiamo dirigendo verso un panorama sociale pesante in cui siamo chiamati sempre più ad accogliere e ad accompagnare”. Intuendo sin da marzo 2020, inizio della pandemia, la gravità di questa emergenza, la Caritas diocesana ha avviato dei progetti di ‘ri-housing sociale’ in collaborazione con la Fondazione Santa Caterina Onlus e lanciato una campagna di raccolta fondi, denominata “Adotta un affitto”, avviata, ricorda il sacerdote, lo scorso novembre e che resterà aperta per tutto l’anno. Nella sola provincia di Perugia, a fine 2020, gli sfratti esecutivi sfioravano i mille, “un dato che conferma la nostra previsione e le nostre scelte – evidenzia il direttore Caritas – che abbiamo fatto nel sostenere iniziative a favore dell’emergenza abitativa. È un dato molto preoccupante che denota una forte crisi economica nella quale versano tante famiglie a causa della perdita del lavoro accentuata dalla pandemia”. “Partiremo a breve – annuncia don Briziarelli – anche con un progetto di sostegno alimentare alle famiglie condiviso insieme al Comune di Perugia e alla Croce Rossa. Abbiamo bisogno di fare ‘rete’, di incontrarci, di discutere, di pensare insieme per trovare strategie comuni”. Nel tracciare un “primo bilancio” di “Adotta un affitto” don Briziarelli sottolinea anche “la grande risposta che c’è stata durante il periodo natalizio sia da privati cittadini, parrocchie, associazioni, che da aziende. Questo ci ha scaldato il cuore oltre che aver raggiunto un obiettivo importante che ci permetterà di intervenire in tante situazioni”. Una dimostrazione di generosità che testimonia che “il bene è contagioso”.

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