Un video messaggio dei rappresentanti delle Chiese cristiane alla vigilia della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani per chiedere all’Italia di oggi di rimanere unita in questo tempo difficile di pandemia, di morte e crisi economica, nella certezza che l’amore di Dio raggiunge tutti, anche le periferie più lontane e abbandonate. La Settimana, che si svolge come sempre dal 18 al 25 gennaio, ha quest’anno per tema una frase tratta dal Vangelo di Giovanni 15, 1-17, “Rimanete nel mio amore: produrrete molto frutto”, e ripropone l’immagine della vite e dei tralci. Mons. Ambrogio Spreafico, presidente della Commissione Cei per l’ecumenismo e il dialogo, osserva: “Mi immagino la linfa di questa vite che raggiunge i tralci, anche quelli più periferici, quelli che in questo tempo hanno più sofferto. Penso agli anziani soli negli istituti, a quelli che si sono ammalati di Coronavirus, che sono negli ospedali, a quelli che li assistono, ai tanti che vivono le conseguenze anche sociali ed economiche del distanziamento”. “Rimaniamo uniti in questo tempo. Vorrei che ogni comunità, le parrocchie, i movimenti, tutte le realtà ecclesiali possano esprimere in questa Settimana la forza dell’amore di Dio che raggiunge tutti ma che ha bisogno della nostra testimonianza, della nostra presenza, della nostra solidarietà”.
Sulla stessa lunghezza d’onda, la riflessione del pastore Luca Maria Negro, presidente della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (Fcei). “Quest’anno – sottolinea – la Settimana ha come tema ‘Rimanete nel mio amore’. Sono parole di Gesù che credo vadano intese in modo dinamico. Non sono cioè l’invito a rimanere fermi, arroccati sulle proprie posizioni. Sono l’invito ad uscire, ad andare incontro all’altro”. “L’augurio nostro è che la Settimana di preghiera sia ancora una volta un’occasione non solo per sperimentare la fraternità che unisce i cristiani delle diverse Chiese ma anche per essere insieme testimoni dell’amore di Cristo in una società in cui c’è ancora troppo odio, troppa violenza, troppa emarginazione”.
In un video, prende la parola anche mons. Polykarpos Stavropoulos, per la prima volta in qualità di nuovo metropolita della Sacra Arcidiocesi ortodossa d’Italia e Malta. “In occasione della celebrazione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani di quest’anno desidero rivolgere il mio saluto personale e della Chiesa ortodossa a tutti i cristiani dell’amata Italia. Questo saluto lo faccio con profondo affetto e pieno di speranza di fronte alla situazione che ci tocca vivere”. “Il nostro Dio è per eccellenza il Dio dell’amore”, ricorda il metropolita ortodosso. “Così grande è il suo amore che si è fatto uomo affinché l’uomo, per l’amore e la grazia divina, diventi Dio. Quindi, cari fratelli e sorelle in Cristo, dobbiamo permanere uniti nel suo amore se vogliamo produrre frutti buoni”.