In occasione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, che la Chiesa celebra dal 18 al 25 gennaio, anche la diocesi di Aversa si mobilita e organizza un’iniziativa sul tema “Rimanete nel mio amore: produrrete molto frutto”. La “Preghiera per l’unità dei cristiani”, che si terrà presso l’Istituto “Fratelli Maristi” in Giugliano, vedrà la presenza del vescovo di Aversa, mons. Angelo Spinillo, e dei pastori di altre confessioni cristiane. L’evento verrà trasmesso venerdì 22 gennaio, alle ore 21,10, sull’emittente televisiva “TeleClubItalia” (Canale 98 del Digitale Terrestre) e sulla Pagina Facebook “Chiesa di Aversa”.
“Le divisioni tra i cristiani, il loro allontanamento gli uni dagli altri, significa anche allontanarsi ancor di più da Dio – ricorda un comunicato della diocesi, riportando quanto si legge nel sussidio fornito dall’Ufficio nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della Cei -. Gesù ha pregato perché gli uomini fossero uniti, la sua preghiera per l’unità è un invito a tornare a lui e a riavvicinarci gli uni gli altri, rallegrandoci della nostra diversità”.
“Raccogliamo questo invito ad essere uniti a Cristo al di là delle divisioni che, nel corso della storia, si sono andate sviluppando per tanti motivi”, osserva mons. Spinillo. La Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, aggiunge il vescovo, “vuole riportarci all’essenzialità del Vangelo, che ci rende davvero uniti nel seguire il Cristo Signore incontro al regno di Dio”.
Il tema scelto per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 2021 – “Rimanete nel mio amore: produrrete molto frutto”, tratto dal Vangelo di Giovanni – esprime “la vocazione alla preghiera, alla riconciliazione e all’unità della Chiesa e del genere umano”, dichiara don Giuseppe Esposito, direttore dell’Ufficio diocesano per l’ecumenismo e il dialogo. “L’essenzialità del Vangelo è la comunione, per questo motivo invitiamo anche tutte comunità parrocchiali a raccogliere l’invito alla preghiera, in modo particolare in un periodo segnato dalla pandemia, che ci impone di cercare momenti di fraternità”.