Don Gianluca Bernardini è il nuovo presidente nazionale Acec. L’Associazione cattolica esercenti cinema ha rinnovato le cariche durante l’assemblea generale che si è tenuta oggi, al termine del quadriennio di presidenza di don Adriano Bianchi. Presidente dell’Acec Milano dal 2014, docente di Teologia nel corso di Media Education dell’Università Cattolica e direttore della rivista SdC – Sale della Comunità, Bernardini succede alla guida dell’associazione che conta circa 800 sale in tutta Italia, 13 delegazioni territoriali, 11 Sas (Servizi assistenza aale) e una segreteria nazionale. Il passaggio di consegne è avvenuto in un incontro che si è aperto con il saluto del direttore dell’Ufficio Cei per le comunicazioni sociali, Vincenzo Corrado, e con quello del presidente Anec, Mario Lorini. Entrambi hanno sottolineato la capacità, dimostrata dall’Acec e dalle Sale della comunità, di saper crescere, anche in contesti complessi ed estremamente fluidi.
Nella sua relazione di uscita, don Bianchi ha sottolineato l’importante lavoro fatto in questi anni: dal rinnovo statutario agli avvicendamenti nelle fila della segreteria. L’associazione ha in particolar modo rafforzato il proprio rapporto con la realtà ecclesiale e con le diocesi con cui ha trovato una nuova sinergia. Allo stesso tempo, come evidenziato dalla relazione del segretario generale, Francesco Giraldo, “ha mostrato di saper stare accanto alle realtà territoriali, grazie a un capillare lavoro di formazione gestionale e culturale dei volontari e dei dipendenti che ha permesso a molte SdC di resistere anche alla pandemia e all’Acec di essere riconosciuta ai tavoli istituzionali di settore”. Ad affiancare Bernardini, nella sua presidenza, il Consiglio direttivo, anch’esso rinnovato e composto da don Adriano Bianchi (presidente Acec Brescia), don Francesco Marini (presidente Acec Triveneto), Massimo Garbi (presidente Acec Piemonte-Val d’Aosta) e don Emanuele Poletti (presidente Acec Bergamo). Il cambio alla presidenza arriva in un momento particolarmente critico per il settore della cultura, messo in difficoltà a causa dell’emergenza Coronavirus e alla prolungata chiusura delle attività. Per questo motivo il nuovo presidente Bernardini ha sottolineato quanto “il lavoro fatto da Bianchi non sia stato di conservazione dell’esistente, ma di forte innovazione” e ha ribadito la sua intenzione di “inserire il nuovo corso in continuità e armonia con il precedente”.