“Esistono reazioni contrastanti rispetto alla minaccia della nuova variante del virus 501.V2, ma il sentimento più diffuso tra le popolazioni è sicuramente la paura, accompagnata dalla confusione e dallo sfinimento”. Così Boniface Hlabano, responsabile programmi di Amref Health Africa in Sudafrica, racconta da Pretoria, capitale amministrativa, vicino a Johannesburg, la lotta al Covid-19. Il Sudafrica ha recentemente superato il milione di casi e i 34 mila decessi. In questo allarmante scenario, si aggiunge l’ansia della variante 501.V2 che, come racconta Hlabano, terrorizza una popolazione già impaurita ed indebolita dalla prima ondata. Il Covid-19 in Sudafrica si sta diffondendo ad un ritmo allarmante, con una media di 13.000 nuovi casi al giorno, ed è anche al sesto posto tra i Paesi del mondo con più casi registrati in 24 ore. “Il 28 dicembre scorso, il Sudafrica ha superato il milione di contagi, un numero che rappresenta più di un terzo dei casi registrati nell’interno continente – spiega Hlabano -. Infine, ad oggi, sono stati fatti circa 7.287.100 tamponi nel Paese, e la percentuale quotidiana dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è di circa 14%. Inoltre, solo nelle prime 2 settimane del 2021, il Paese ha registrato più di 4.600 morti per Covid-19”. Sul fronte sanitario, prosegue, “i ricoveri ospedalieri stanno aumentando rispetto alla prima ondata, con oltre 15.000 persone attualmente ricoverate con Covid-19 negli ospedali nazionali, di cui un terzo in terapia intensive”. Tutto ciò “sta mettendo a dura prova le strutture sanitarie e il personale – avverte -. I letti in terapia intensiva sono affollati e la richiesta elevata. Un’ulteriore conseguenza di cui si parla poco, ma che sta influenzando profondamente la popolazione, risiede nel fatto che i luoghi di sepoltura stanno esaurendo in tutto il Sudafrica. La carenza di bare, i ritardi nelle sepolture e la carenza di spazi mortuari sono realtà difficili da accettare, per coloro che perdono un proprio caro”. Il vaccino in arrivo e i relativi miti da sfatare rappresentano una delle più grandi preoccupazioni di Hlabano perché “l’ignoranza è ciò che di più pericoloso possa esserci, durante una crisi”.