“Quasi 9.000 ulteriori opportunità di servizio civile universale per permettere ai giovani di impegnarsi concretamente, per contribuire ad affrontare le tante sfide sociali, culturali, ambientali. Questo l’effetto del provvedimento del Dipartimento del servizio civile universale pubblicato ieri e reso possibile dai fondi non attivati, anche a causa dell’impatto del Covid, del bando 2019”. Lo ricorda oggi in una nota Conferenza nazionale enti servizio civile (Cnesc), che evidenzia: “È un primo positivo risultato della stabilizzazione di 300 milioni per il 2021 e di altrettanti per il 2022. Adesso le organizzazioni, a cominciare da quelle socie della Cnesc, hanno la responsabilità di aprirsi ai giovani e investire a vantaggio delle comunità, dando concretezza alla finalità di difesa civile non armata del Scu nell’Italia e nel mondo colpiti dalla pandemia”.
Alla Cnesc aderiscono: Acli, Aism, Anpas, Anspi, Arci Servizio civile, Assifero, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Avis nazionale, Caritas Italiana, Cesc Project, Cipsi, Cnca, Commissione sinodale per la diaconia, Confederazione nazionale Misericordie d’Italia, Poveri Servi della Divina Provvidenza Istituto don Calabria, Federsolidarietà/Cci, Focsiv, Inac, Legacoop, Mcl-Movimento cristiano lavoratori, Movi, Salesiani per il sociale, Shalom, Telefono Azzurro, Uildm, Unicef, Unitalsi, Unpli, Vides Italia.