“La rete del Terzo settore in ambito educativo rappresenta un presidio capillare sul territorio e di sostegno soprattutto nelle aree più fragili e periferiche del Paese, che si è mostrata essenziale in questa emergenza sanitaria. Oggi dobbiamo rendere stabili tutte le alleanze e le collaborazioni nate spontaneamente nei territori affinché diventino davvero strumento di progresso e abbiano un impatto strutturale nel contrasto alla povertà educativa e alla dispersione scolastica. Il Protocollo d’intesa che abbiamo avviato qualche mese fa ha l’obiettivo di consolidare questo modello di lavoro”. Lo ha detto Claudia Fiaschi, portavoce del Forum nazionale del Terzo Settore nel corso della presentazione degli interventi contro la povertà educativa e la dispersione scolastica organizzata dal Ministero dell’Istruzione a cui ha partecipato anche la ministra Lucia Azzolina. Gli enti del Terzo settore sono in prima linea in questo campo: il 60% dei soci aderenti al Forum ha come attività prioritaria istruzione e formazione: si parla di 80mila organizzazioni che lavorano con funzione di supporto e aiuto alle istituzioni pubbliche, in ogni ambito e in contesti diversi, dai nidi, all’alternanza scuola-lavoro, alle attività extrascolastiche. “L’obiettivo – ha aggiunto Fiaschi – è modellizzare tutte le migliori pratiche nate dai territori e renderle fruibili attraverso protocolli operativi”. Tra le esperienze più importanti in ambito educativo, la portavoce Fiaschi ha posto l’attenzione sul “Fondo di contrasto alla povertà educativa minorile istituito nel 2016 dal Forum insieme alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e alle Fondazioni bancarie attraverso l’impresa sociale Con i Bambini. In questi anni sono stati pubblicati 10 bandi con 400 progetti in tutta Italia, un investimento complessivo di 281milioni di euro e 500mila bambini coinvolti”.