Quattro venerdì di digiuno e preghiera a partire dal 15 gennaio fino al 5 febbraio per manifestare il proprio dissenso pacifico e aiutare la società francese ad essere rispettosa di tutti gli esseri umani fin dal loro concepimento. È la nuova grande iniziativa decisa dalla Conferenza episcopale francese alla vigilia del dibattito che si aprirà presto in Senato per la seconda lettura del disegno di legge sulla bioetica. Un testo che era stato votato in Assemblea nazionale lo scorso anno a fine luglio e che aveva istituito “una nuova modalità di filiazione cancellando completamente il padre dal concepimento”. Dopo un’intensa settimana di discussioni, l’Assemblea nazionale aveva approvato l’estensione della procreazione medicalmente assistita (Pma) – fino a quel momento riservata alle coppie eterosessuali che soffrono di infertilità – alle coppie femminili e alle donne single. La misura prevede anche che la Pma sia rimborsata dalla previdenza sociale. I deputati hanno anche confermato la possibilità per le donne di conservare i loro ovociti al di fuori delle necessità mediche e hanno sancito la facilitazione della ricerca sulle cellule staminali embrionali. Il testo è uno degli obiettivi principali della politica del presidente Emmanuel Macron che vorrebbe portarlo “a termine senza indugio”. In una nota diffusa questo pomeriggio, i vescovi cattolici scendono di nuovo in campo e ribadiscono il loro no al testo. “Questo disegno di legge – scrivono – comporta gravi rischi per la nostra società sconvolgendo l’ordine della filiazione umana, aprendo effettivamente un diritto al bambino invece di difendere i diritti del bambino, e promuovendo sugli embrioni umani ricerche che non rispettano la loro integrità e che non hanno come scopo primario la loro salute, ma piuttosto un miglioramento dei successi della tecnica di procreazione medicalmente assistita”. I vescovi chiedono: “Non stiamo forse assistendo a una diffusa cecità sulla dignità di ogni essere umano che nasce gratuitamente e che deve essere accolto fraternamente?”. I vescovi di Francia invitano i cattolici di tutto il Paese, ma anche gli uomini e le donne di buona volontà a “rivolgersi a Dio nella preghiera e nel digiuno per chiedergli la grazia di aprirci gli occhi e di essere artigiani del rispetto di ogni essere umano fin dal suo concepimento”. La Conferenza episcopale francese ha anche pubblicato un documento preparato dal suo Gruppo di bioetica per aiutare “questo processo spirituale”. “Con un cuore pacifico ma implacabile – conclude la nota – i cattolici desiderano aiutare la nostra società francese ad essere una società di amore e di speranza nella verità e nel rispetto della dignità umana, senza la quale la fraternità sostenuta dal nostro motto repubblicano non sarebbe che un’illusione”.