“È urgente velocizzare l’avvio della vaccinazione”. Lo afferma l’arcivescovo di Belo Horizonte e presidente della Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile (Cnbb), dom Walmor Oliveira de Azevedo, in un video, avvertendo che “la pandemia diventerà ancora più pericolosa se prevarrà la disinformazione”. Un invito che arriva mentre giungono notizie contrastanti. Ieri l’Istituto Butantan, che realizza i vaccini cinesi Sinovac, destinati inizialmente allo Stato di San Paolo e poi anche al resto del Paese, ha comunicato che il successo del vaccino supera di poco il 50%. In ogni caso, per arrivare agli oltre 200 milioni di abitanti del Paese, si stanno cercando anche altre soluzioni, a partire dall’acquisto dei vaccini Oxford attraverso l’India. Una soluzione gradita al presidente Bolsonaro, mentre i vaccini Sinovac sono stati voluti soprattutto dal governatore di San Paolo Doria.
Nel frattempo, il contagio è tornato a divampare a Manaus, capitale dell’Amazzonia: nella giornata di ieri è stata raggiunta la cifra “record” di 166 inumazioni, almeno 120 dovute al Covid-19. Numeri superiori a quelli dello scorso aprile, ma secondo gli esperti non è ancora stato raggiunto il picco della seconda ondata.
Dom Oliveira de Azevedo, nel video, sottolinea che la pandemia del nuovo coronavirus “è un deserto che stiamo attraversando tutti noi come famiglia umana”. “Per vincere questa prova, dobbiamo camminare insieme”, aggiunge.
Il presidente della Cnbb evidenzia, poi, l’importanza dei vaccini, che vengono offerti dalla scienza e sono “frutto di ricerche diverse; ricorda, inoltre, che la campagna vaccinale è già iniziata in diversi Paesi.
Di conseguenza, “non possiamo restare indietro”, esorta il presidente della Cnbb. “È urgente per noi chiedere a chi è al Governo di iniziare velocemente la vaccinazione. Ancora più importante: non possiamo lasciarci ingannare da notizie false. I vaccini, prima di raggiungere la popolazione, sono ampiamente testati da vari team di scienziati indipendenti”, precisa il presule.
L’arcivescovo invita anche a “insistere con le autorità pubbliche per rafforzare il Sistema sanitario unificato (Sus) in modo che ogni persona, ricca o povera, realizzi il diritto di essere vaccinata. Il vaccino ci aiuta a superare il Covid-19″.