Scuola: associazioni e movimenti, “tornare a lezioni in presenza, prolungata chiusura mina diritti infanzia e adolescenza”

“Adolescenti ancora invisibili nei provvedimenti emanati al rientro dopo la pausa natalizia: contrariamente all’impegno declamato a dicembre, soltanto studenti e studentesse di Toscana, Valle D’Aosta e Abruzzo sono rientrati in classe l’11 gennaio e, seppur messi a piano rinforzi per i mezzi pubblici, molte le Regioni che hanno rinviato anche con scarso anticipo la ripresa delle lezioni in presenza”. E “con scuole secondarie ancora chiuse da dieci mesi e i limiti ormai riconosciuti della Dad, sono minati i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e con essi il futuro dei nostri ragazzi e ragazze e del nostro Paese”. Questo in estrema sintesi l’appello urgente, che è stato consegnato oggi a Nicola Zingaretti, presso il Palazzo della Regione Lazio, e presentato in un incontro all’assessore Scuola e Formazione della Regione Lazio Claudio Di Berardino da una rappresentanza della comunità scolastica, associativa, scientifica, culturale del Paese. Tra gli aderenti all’appello ActionAid, Coordinamento presidenti Consiglio d’Istituto Lazio, Forum Disuguaglianze e Diversità.
Le richieste dei firmatari si focalizzano in primo luogo “su interventi di immediata e urgente esecuzione per garantire la didattica in presenza, la prevenzione sanitaria, la qualità dell’apprendimento”. Accanto alla riapertura degli istituti scolastici, “l’adozione di misure straordinarie per rafforzare i mezzi pubblici, che si adeguino alle esigenze scolastiche e non viceversa; i monitoraggi rapidi a livello scolastico e la tutela dei lavoratori della scuola, che siano considerati categorie prioritarie nella campagna di vaccinazione; il rispetto dei decreti delegati e dei diritti di tutte le componenti scolastiche, in caso di necessaria Dad; una strategia a livello nazionale di monitoraggio della qualità degli strumenti di apprendimento erogati in Dad e sulla dispersione scolastica”. Tra le richieste di medio e lungo periodo, i firmatari richiedono urgentemente “un piano strategico per il mondo dell’istruzione”.
L’appello è stato contestualmente inviato al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, al presidente della Camera dei deputati Roberto Fico, al ministro Francesco Boccia in qualità di presidente della Conferenza Stato e Regioni, alla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, alla presidente della Commissione Infanzia e Adolescenza Licia Ronzulli, all’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Carla Garlatti, a tutti i capigruppo parlamentari.

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