È deceduto oggi pomeriggio il vescovo dell’Eparchia greco-cattolica di Cluj-Gherla, in Romania, mons. Florentin Crihalmeanu, 61 anni. Il 31 dicembre aveva avuto la conferma del contagio Covid-19, e dopo un giorno in ospedale per accertamenti, era stato rilasciato con trattamento da seguire a casa, avendo una forma leggera della malattia. Il vescovo era in isolamento nel monastero delle suore della Madre di Dio, a Cluj-Napoca, e negli ultimi giorni il suo stato di salute sembrava migliorare, però in seguito ad un’improvvisa crisi cardio respiratoria è morto nel pomeriggio, nonostante gli sforzi del personale medico del primo soccorso. Ingegnere di formazione, aveva seguito in clandestinità, durante la dittatura di Ceausescu, studi di teologia, ed era stato ordinato sacerdote nel 1990, dal vescovo greco-cattolico George Gutiu. Tra 1990-1994 aveva studiato all’Università Pontificia Urbaniana, a Roma, ottenendo la licenza in scienze bibliche. Nel 1997 fu consacrato vescovo da Papa Giovanni Paolo II, nella basilica San Pietro, e nominato vescovo ausiliare dell’eparchia greco-cattolica di Cluj-Gherla, e dal 2002 titolare della stessa eparchia. Nel 2005 aveva ottenuto il dottorato in teologia presso la Urbaniana. Nella Conferenza episcopale romena era presidente della Commissione per la vita consacrata. In un comunicato stampa, l’Eparchia di Cluj-Gherla lo ricorda come “un’anima diligente, mite e umile”. Diversi vescovi della Chiesa cattolica in Romania hanno contratto il coronavirus dall’inizio della pandemia, ma sono guariti. Mons. Florentin Crihalmeanu è il primo vescovo romeno a perdere la vita a causa del Covid-19.