I timori per una generazione perduta nei Paesi più poveri del mondo potrebbero essere superati se si investissero 50 miliardi di dollari per garantire il ritorno a scuola in sicurezza a 136 milioni di bambini. È quanto emerge dal documento “Save our education now” diffuso oggi da Save the children, per garantire il rientro in classe dei minori più vulnerabili del pianeta. Riaprire le scuole e far ripartire l’educazione in 59 tra i Paesi più poveri, calcola l’organizzazione, costerebbe mediamente circa 300 euro per ogni bambino. Circa 10 milioni di minori al mondo, si legge nel documento, rischiano di non fare mai più ritorno a scuola in conseguenza della pandemia di Covid-19 e della crescente povertà minorile; e tra i più a rischio vi sono soprattutto le bambine e le ragazze, i minori con disabilità, i rifugiati e tutti i bambini che vivono in aree di conflitto. I donatori internazionali – chiede Save the children – devono “collaborare con i governi nazionali affinché sia pienamente finanziato un piano per riportare tutti i bambini a scuola in sicurezza”. Già prima della pandemia, si legge nel documento diffuso oggi, 258 milioni di bambini, circa 1 su 6 al mondo, erano tagliati fuori dalla scuola con le ragazze ad affrontare gli ostacoli maggiori. Per effetto dell’impatto economico della pandemia 2,5 milioni di bambine in più in cinque anni rischiano di sposarsi precocemente, spesso con uomini molto più grandi di loro, e nel 2020 si stima che le gravidanze precoci tra le adolescenti siano cresciute di 1 milione.