“Conoscere e contestualizzare in un’ottica più ampia la storia culturale del nostro Paese e del mondo intero, attraverso le idee che la religione cristiana ha prodotto”. È questo uno degli obiettivi dell’insegnamento della religione cattolica (Irc), secondo i vescovi italiani. Nel messaggio della Presidenza della Cei per l’Irc, i vescovi ricordano agli studenti che “anche quest’anno entro il 25 gennaio siete chiamati a compiere una scelta importante, decidendo se avvalervi o meno dell’insegnamento della religione cattolica a scuola”. “Che cosa sarebbe l’arte senza la Cappella Sistina di Michelangelo, la poesia senza la Divina commedia di Dante, la musica senza la Passione secondo Matteo di Bach, la letteratura senza i Promessi sposi di Manzoni, l’architettura senza il Duomo di Milano, la filosofia senza Kierkegaard? Cosa sarebbe l’amore senza il Cantico dei cantici, la dignità umana senza le parole di Gesù sui poveri nei Vangeli, la felicità senza il Discorso della montagna del Vangelo di Matteo?”. Sono queste, per la Chiesa italiana, le domande a cui l’Irc aiuta a rispondere.