Secondo le informazioni pervenute a Fides dal segretario generale della Conferenza dei religiosi di Haiti, padre Gilbert Peltrop, suor Dachoune Sévère, religiosa della Congregazione delle Piccole Sorelle di Santa Teresa di Gesù Bambino, che era stata rapita da banditi armati venerdì 8 gennaio è stata rilasciata dai suoi rapitori nella serata di ieri, domenica 10 gennaio. Attualmente si trova nella sua comunità a Brochette 99, comune di Carrefour, nell’arrondissement di Port-au-Prince, dove era stata rapita. “Rendiamo grazie a Dio per la liberazione della suora, e allo stesso tempo ringraziamo tutti coloro che hanno pregato per la sua liberazione”, scrive Peltrop. Padre Renold Antoine, missionario redentorista ad Haiti, ricorda che il rapimento della suora è solo un caso tra le decine che vengono registrati quotidianamente nell’area metropolitana di Port-au-Prince: “Finora le autorità statali non hanno fatto nulla per fermare questa deriva che semina paura e lutto tra la popolazione haitiana”, ha detto. Poiché questa situazione rappresenta oggi una minaccia significativa per tutti i cittadini haitiani, imploriamo la misericordia di Dio su Haiti, in modo che cessi questo male che sta divorando la società”, conclude il missionario. Anche mons. Pierre André Dumas, vescovo di Anse-à-Veau/Miragoâne, ha lanciato un appello perché si fermino “questi orribili atti disumani” nella terra di Haiti, “la prima al mondo a porre fine alla schiavitù e al traffico di esseri umani”. Haiti, uno dei Paesi più poveri del mondo, è da tempo in crisi socio-economica e nell’insicurezza totale, a causa di bande armate che seminano il terrore in alcuni quartieri della capitale e in altre città. La Confederazione dei religiosi di Haiti ha fatto diversi appelli alle autorità per chiedere sicurezza e lotta alla corruzione.