Le comunità yemenite, già costrette a lasciare tutto pur di mettere al sicuro le proprie famiglie a causa del conflitto in corso, si trovano oggi a fronteggiare, sempre di più, la minaccia del Coronavirus. Con un sistema sanitario ormai al collasso, anche a causa dell’epidemia di colera, sono quasi duemila i casi confermati e 573 i decessi causati dal Covid-19. A cinque anni dall’inizio delle ostilità, 19.7 milioni di persone, già prima di questa nuova emergenza, non avevano accesso a un’adeguata assistenza sanitaria e, oltre la metà della popolazione, viveva una situazione di grave incertezza sul fronte alimentare.
“Le persone, qui, presentano un sistema immunitario già indebolito – ha spiegato Samar Kanzel, vicedirettore del programma promosso da Azione contro la Fame nello Yemen -. Il Coronavirus genera, così, una nuova emergenza ed espone uomini e donne ad un alto rischio connesso alla incapacità dell’organismo di combattere le malattie”. Peraltro, chi presenta gravi casi, oggi, non ha un accesso immediato alle cure, anche a causa della mancanza di posti letto sufficienti all’interno degli ospedali.
“In molti non ricevono le cure semplicemente perché non dispongono di risorse finanziarie adeguate”, ha aggiunto Samar. È, inoltre, probabile che molti cittadini siano stati contagiati e deceduti a causa del virus prima di qualsiasi annuncio ufficiale da parte del Ministero della Salute. Il conflitto armato, prima ancora dell’attuale pandemia, ha avuto un impatto devastante sulla popolazione: sette milioni di persone, in Yemen, sono malnutrite; tra di loro due milioni di bambini, cioè un bambino su cinque. Ora con la pandemia “i lavoratori, anche quelli che percepivano un salario giornaliero, sono improvvisamente diventati disoccupati e stanno lottando per sbarcare il lunario”. Il costo della vita, nello Yemen, era già aumentato significativamente a causa della guerra e la popolazione, oggi, deve fare i conti anche con l’inflazione e l’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari e di altri beni di prima necessità. “Lo Yemen era in crisi ben prima dell’arrivo del coronavirus: è probabile che la situazione, già di per sé disastrosa, possa peggiorare ancora”.