Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, insieme con i colleghi di Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d’America, membri del G7, e con l’Alto Rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza hanno condannato, “con la massima fermezza”, l’avvelenamento accertato di Alexei Navalny. In una “dichiarazione congiunta” i ministri chiedono alla Russia di “stabilire con urgenza e in piena trasparenza chi è responsabile di questo orribile attacco” e assicurare gli autori alla giustizia. Secondo i ministri questo atto non solo rappresenta una violazione delle norme internazionali sulle armi chimiche ma anche “un altro grave colpo contro la democrazia e la pluralità politica in Russia”. L’attenzione e l’impegno del G7 non verranno meno, né rispetto alle “richieste internazionali di una spiegazione dell’orribile avvelenamento di Navalny” né nel “sostenere la democrazia, lo Stato di diritto e i diritti umani in Russia e a rafforzare il nostro sostegno alla società civile russa”.