“Dobbiamo aiutare a non avere paura della vita, a non lasciare sole le donne madri. Tutte. Le giovani donne madri delle nostre comunità, le donne madri che fuggono da guerra e povertà, le donne madri che sbarcano nei nostri porti. Dobbiamo costruire casa attorno a queste madri del nostro tempo, come è stato capace Giuseppe, che per questo è un uomo giusto”. È l’appello rivolto oggi dall’arcivescovo di Ferrara-Comacchio, mons. Gian Carlo Perego, nell’omelia pronunciata durante la messa che ha presieduto al Santuario del Poggetto per la festa della Natività di Maria.
“Dobbiamo sostenere il Consultorio, i Centri e i Servizi di aiuto alla vita nelle nostre città e nei nostri paesi, i progetti di accoglienza delle madri migranti e rifugiate della Caritas: sono luoghi di grazia, luoghi di vita, luoghi di giustizia”, ha proseguito il presule che, facendo riferimento alla pagina evangelica dell’odierna liturgia, ha sottolineato come “la giustizia di Giuseppe, ci ricorda che difronte alla vita che nasce cadono tutti gli interessi personali, le precomprensioni culturali e ideologiche, le paure”. “Cari fratelli e sorelle, cari confratelli, chiediamo al Signore che la gioia di Maria attraversi i nostri cuori e si trasformi nella gioia di annunciare il Vangelo della vita”, ha concluso l’arcivescovo.