Domenica 6 settembre, dalle 16.30 alle 19.30, nella cattedrale di Santa Maria Assunta di Terni, si terrà l’assemblea ecclesiale diocesana di Terni-Narni-Amelia, con le modalità previste dalle misure anti Covid-19. Dopo la preghiera iniziale, il vescovo Giuseppe Piemontese presenterà la lettera conclusiva della visita pastorale 2017-2019 e gli orientamenti per il nuovo anno pastorale 2020-2021. Al termine dell’assemblea, a ogni parroco, accompagnato dal segretario del Consiglio pastorale parrocchiale, saranno consegnate la lettera sulla visita pastorale del vescovo, che riguarda la propria parrocchia, assieme alle relazioni dei convisitatori. Un dvd, con le fotografie riguardanti la visita alla propria comunità, completerà la cartella. “Possiamo finalmente incontrarci – scrive il vescovo nel suo messaggio – pur con dei limiti, per rafforzare la comunione e riprendere il cammino comunitario all’inizio del nuovo anno pastorale, affidando spiritualmente il mandato a tutti gli operatori pastorali, rappresentati da coloro che saranno presenti, e consegnando le indicazioni pastorali per l’anno pastorale 2020-2021”.
L’assemblea sarà l’occasione per tracciare una sintesi dei due anni della visita pastorale del vescovo e sugli orientamenti pastorali e operativi da essa scaturiti. Tre le priorità, oggetto di attenzione e preoccupazione: l’avvio nelle parrocchie di percorsi di evangelizzazione e di catechesi degli adulti, secondo le diverse necessità e sensibilità, seguendo le tappe dell’anno liturgico; l’iniziazione cristiana di bambini, ragazzi, adulti, famiglie che vanno maggiormente coinvolte nella loro responsabilità di accompagnare i figli e nel cogliere l’occasione per riscoprire e svolgere il proprio ministero di educatori della fede; dare massima attenzione alla pastorale giovanile e alla pastorale vocazionale. “Vanno cercati nella famiglia – scrive il vescovo -, nelle parrocchie e nella diocesi gli elementi di fraternità, di comunione, di grazia dove ci si incontra, si annuncia e si testimonia il Vangelo ai credenti e ai non credenti, seguendo il programma di comunione e la missione nella chiesa diocesana”.