In Italia, come in Europa e globalmente, si è verificata una transizione epidemiologica dell’epidemia da Sars-CoV-2 con un forte abbassamento dell’età mediana della popolazione che contrae l’infezione. Quella dei casi diagnosticati nell’ultima settimana è di 32 anni, in leggero aumento rispetto alla settimana scorsa. La circolazione avviene oggi con maggiore frequenza nelle fasce di età più giovani, in un contesto di avanzata riapertura delle attività commerciali (inclusi luoghi di aggregazione) e di aumentata mobilità. Si conferma il cambiamento nelle dinamiche di trasmissione (con emergenza di casi e focolai associati ad attività ricreative sia sul territorio nazionale che all’estero) osservato nelle settimane precedenti. È quanto emerge dal monitoraggio sulla situazione Covid-19 relativo al periodo 24-30 agosto 2020 che “conferma un aumento nei nuovi casi segnalati in Italia per la quinta settimana consecutiva con una incidenza cumulativa negli ultimi 14 giorni (periodo 17/8-30/8) di 23.68 per 100.000 abitanti, in aumento dal periodo 6/7-19/7 e simile ai livelli osservati all’inizio di maggio”.
L’indice di trasmissione nazionale (Rt) calcolato sui casi sintomatici e riferito al periodo 13-26 agosto 2020, è pari a 1,18. “Questo – viene spiegato – indica che, al netto dei casi asintomatici identificati attraverso attività di screening/tracciamento dei contatti e dei casi importati da stato estero (categorie non mutuamente esclusive), vi è stato un aumento del numero di casi sintomatici contratti localmente e diagnosticati nel nostro Paese”.
Stime di Rt maggiore o uguale a 1 si sono avute in Sardegna (1,99), Friuli-Venezia Giulia (1,18), Abruzzo (1,14), Puglia (1,08), Toscana (1,05) e Campania (1).
Anche nella settimana di interesse sono stati diagnosticati nuovi casi di infezione da Sars-CoV-2 in tutte le Regioni/Province Autonome (PPAA). Nella settimana di monitoraggio il 39% dei nuovi casi diagnosticati in Italia è stato identificato tramite attività di screening, mentre il 29% nell’ambito di attività di contact tracing. I rimanenti casi sono stati identificati in quanto sintomatici (27%) o non è riportata la ragione dell’accertamento diagnostico (5%). Tredici Regioni/PPAA hanno riportato un aumento nel numero di casi diagnosticati rispetto alla settimana precedente che non può essere attribuito unicamente ad un aumento di casi importati da stato estero. In quasi tutte le Regioni/PPAA continua ad essere segnalato un numero elevato di nuovi casi e si osserva sostanzialmente un trend in aumento da diverse settimane. “Questo – osservano ministero della Salute e Istituto superiore i sanità – deve invitare alla cautela in quanto denota che nel Paese la circolazione di Sars-CoV-2 è sempre più rilevante”. Nella settimana di monitoraggio sono stati riportati complessivamente 1.799 focolai attivi di cui 649 nuovi, entrambi in aumento per la quinta settimana consecutiva. I focolai, viene rilevato, risultano “anche di dimensioni rilevanti e spesso associati ad attività ricreative che comportano assembramenti e violazioni delle regole di distanziamento fisico sia sul territorio nazionale che all’estero”.