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Giornate europee del patrimonio: 70mila eventi tra settembre e ottobre. Tema 2020, “Patrimonio ed educazione: imparare per la vita!”

Foto SIR/Coe - Immagine con la quale il sito Europa creativa, della Commissione europea, presenta le Giornate del patrimonio culturale (https://ec.europa.eu/programmes/creative-europe/actions/heritage-days_it)

Prendono avvio a inizio settembre, come ogni anno, le Giornate europee del patrimonio, iniziativa congiunta avviata nel 1999 dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione europea, che rappresentano un insieme di eventi culturali tra i più partecipati in Europa. “Il programma, per la sua natura paneuropea, contribuisce – spiega una nota emessa congiuntamente a Strasburgo e Bruxelles – a riunire i cittadini e a evidenziare la dimensione europea del patrimonio culturale nei 50 Stati firmatari della Convenzione culturale europea”. Fino alla fine di ottobre saranno organizzati, secondo i promotori, oltre 70mila eventi (si prevedono 30 milioni di visitatori) “per sensibilizzare il pubblico al valore di questo retaggio comune e alla necessità della sua conservazione per le generazioni presenti e future”. Per l’edizione 2020, le Giornate europee del patrimonio #EuropeanHeritageDays “celebrano il ruolo svolto dall’istruzione nel far conoscere il patrimonio culturale, e il ruolo del patrimonio culturale nell’istruzione”. Oltre a “rappresentare una ricca risorsa di apprendimento, il patrimonio educativo ci spalanca le porte per scoprire il nostro passato europeo comune e le nostre numerose tradizioni che oggi diamo per scontate. Dall’importante ruolo svolto dal latino nel Medioevo per gli studiosi di tutta Europa, al suo impiego attuale nel diritto, la scienza e la tecnologia, ci sono molteplici legami educativi che continuiamo a condividere attraverso i nostri confini europei”.

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