Dal gennaio 2019 a oggi, salvate e reinserite nel circuito della solidarietà oltre 82 tonnellate di pane e prodotti da forno, 68 tonnellate di ortaggi e frutta grazie anche alla collaborazione con il Centro Agroalimentare di Roma, 14 tonnellate di prodotti a lunga scadenza, 330 kg di pesce, 1.300 litri di bevande e 1.500 kg di salumi. Lo annunciano le Acli di Roma, in occasione della prima Giornata internazionale sulla consapevolezza sugli sprechi e le perdite alimentari. Risultati ottenuti grazie alla buona pratica di recupero e redistribuzione delle eccedenze alimentari “Il cibo che serve”. Punto di forza del progetto è la rete con esercenti, realtà solidali e Istituzioni, “una rete che durante il periodo di lockdown si è ulteriormente ampliata grazie alle donazioni di grandi aziende italiane”.
In particolare, durante il lockdown sono state oltre 5.000 le persone che ogni giorno hanno accompagnato i propri pasti con le eccedenze recuperate e redistribuite, oltre 7.000 i pacchi alimentari e kit igienici donati alle famiglie in estrema difficoltà, raggiungendo 3.332 persone, di cui più di 1.000 minori, grazie all’aiuto di 57 volontari e percorrendo circa 10.000 km, in lungo e largo per la città.