Come l’arcangelo Michele “siete chiamati ad essere accanto agli uomini del nostro tempo per difenderli, tutelarli, proteggerli assisterli… sia dalle aggressioni di gente perfida, sia nelle loro difficoltà di vario genere. Una presenza angelica che è prevenzione e difesa”. In questo modo il cardinale arcivescovo di Perugia-Città della Pieve Gualtiero Bassetti ha indicato qual è il compito della Polizia di Stato, nella messa celebrata oggi nella cattedrale San Lorenzo, a Perugia, nella festa di San Michele arcangelo.
“Un’azione complessa, quindi, ma assolutamente necessaria, oggi – ha sottolineato il porporato -. La gente ha paura, sta diventando diffidente verso tutto e verso tutti: è un segno di involuzione, che nasce però da sofferenze subite o temute. Occorre certamente reprimere tanti fatti delinquenziali e soprattutto coloro che organizzano la delinquenza avvalendosi di una aberrante manovalanza di disperati. Ma occorre soprattutto prevenire e scoraggiare tante forme di bullismo violento, che in modo vigliacco arrivano a colpire, e spesso uccidere, persone buone e inermi, come abbiamo visto in recenti episodi”. Il pensiero del cardinale alle tante “tolleranze” di “prevaricazioni entrate in uso, che creano mentalità, abitudine, costume e che, crescendo e ampliandosi, generano alla lunga situazioni irrecuperabili. Ogni disordine personale e sociale all’origine è piccola cosa; lasciato correre, però, può diventare incontrollabile e dannoso”.
In questo anno 2020, così particolare per la diffusione della pandemia, “anche il corpo della Polizia ha dovuto far fronte a situazioni estreme, che nessuno si sarebbe mai aspettato. Uomini e donne del vostro corpo si sono prodigati senza sosta, non solo per mantenere l’ordine e le direttive d’emergenza, ma anche per portare a quanti vivono soli, agli anziani e ai malati aiuto e assistenza. E accompagnare i morti alla sepoltura. È stato un tempo terribile: voglia Iddio che non si ripeta. Per questo occorre la massima prudenza di tutti e il rispetto delle regole date”.
Augurando “le quattro virtù cardinali: la prudenza, la giustizia, la fortezza, la temperanza, tutte incentrate sul rispetto della innata dignità dell’uomo”, il card. Bassetti ha auspicato: “L’arcangelo Michele, vostro celeste patrono, guidi i vostri passi sulla via della saggezza perché anche voi possiate dire, come indica il suo nome: ‘Nessuno è come Dio’, ma possiate anche prendere sempre le difese della dignità d’ogni uomo e d’ogni donna, come fa e deve fare un ‘angelo’”.
A conclusione di questo incontro di preghiera l’arcivescovo ha ricordato “chi tra voi s’è fatto ‘custode’ della giustizia, pagando con la vita la sua fedeltà. Faccio riferimento a coloro che quest’anno sono caduti nell’adempimento del loro dovere”.